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CATECHESI 2017-2018

INIZIAZIONE CRISTIANA

“Cristiani non si nasce ma si diventa”

Il BATTESIMO

Parti della Lettera del Cardinale Vicario Agostino Vallini

INRODUZIONE

“Accoglienza dei genitori. Alla base di una efficace pastorale battesimale e post-battesimale è da porre l’impegno a stabilire con loro un rapporto cordiale ed accogliente. Le condizioni dei genitori sono molto diversificate, ma tutti vanno accolti con comprensione e fiducia, senza pregiudizi, immedesimandoci nelle loro difficoltà e preoccupazioni.

Il Parroco dedichi del tempo per dialogare e conoscerli, mostri gioia e interesse per il bambino, così da far percepire la parrocchia come la casa comune e il luogo dove si sta bene. Dal clima di accoglienza che si instaura dipenderà il rapporto futuro. La proposta di una lettera del Parroco – come suggerita dal Sussidio – è stata considerata con favore. Si può donare anche un’immagine della Madonna con una preghiera per i genitori.Si evitino atteggiamenti formali e burocratici, che vengono percepiti come scarsa attenzione alle persone.

5. Sostenerli nella crescita.La pastorale battesimale è rivolta soprattutto alla formazione cristiana dei genitori e alla loro preparazione a trasmettere la fede. I genitori hanno bisogno di essere sostenuti nella crescita della loro relazione sponsale e genitoriale, perché maturi la comunione di vita. Per quanto possibile venga offerto un accompagnamento spirituale. Le coppie irregolari trovino in noi una particolare sensibilità pastorale. Non si sentano giudicate come cristiani di serie “b”. Per i conviventi liberi da impedimenti, la richiesta del Battesimo di loro figlio è l’occasione preziosa per far nascere il desiderio del successivo matrimonio. Sono in aumento anche i Battesimi di bambini nati da matrimoni misti. Nel Sussidio troverai alcune linee pastorali utili allo scopo. Nei casi in cui uno dei genitori si dichiari non credente e chieda di rimanere estraneo sia al cammino di preparazione che a successive iniziative, offriamo l’amicizia della Chiesa. Tuttavia non dovrà mancare l’impegno di uno dei genitori o almeno dei nonni o dei padrini all’educazione cristiana del battezzato.

6. Preparazione al Battesimo. Avviene con modalità diverse. In molte Prefetture sono previsti quattro incontri: il primo con il Parroco per una prima conoscenza; due incontri con i catechisti, possibilmente nelle case, con la presenza dei padrini; un ultimo incontro in parrocchia, tenuto dal Parroco o dal Viceparroco, con le altre famiglie per la spiegazione del rito. Lo scopo della preparazione è di presentare la fede battesimale nelle linee essenziali, di introdurli alla celebrazione del sacramento, di invitarli alla preghiera per il dono della maternità e paternità e di far prendere coscienza della responsabilità genitoriale. I catechisti si sentano portatori e testimoni della maternità della Chiesa e raccontino con gioia la fede nel Signore. La preparazione raggiunge lo scopo se apre al desiderio di continuare un cammino appena iniziato.

7. La celebrazione del sacramento. Tutte le Prefetture hanno sottolineato che la celebrazione del Battesimo deve essere curata di più. Anzitutto sia il Parroco – per quanto è possibile – a presiederla. E’ lui il pastore e il padre che accoglie i nuovi nati nel grembo della Chiesa-madre. Il significato della sua presidenza è del tutto evidente e la gente la apprezza. Si crei un clima di preghiera con opportune brevi ammonizioni, che facciano scoprire i segni e i simboli che illustrano la Parola proclamata. Per questo motivo, se i battezzandi sono molto numerosi, sarà opportuno prevedere più di una celebrazione. La comunità parrocchiale sia in qualche modo rappresentata, oltre che dai catechisti, anche da altri fedeli. Se realisticamente la celebrazione non può avvenire sempre durante l’Eucarestia domenicale - salvo in alcune programmate occasioni (la Veglia pasquale è per sua natura celebrazione battesimale) - per non appesantire la liturgia eucaristica e il ritmo pastorale dell’anno liturgico, avvenga però non lontano dalla celebrazione dell’Eucarestia, così da presentare i battezzandi alla comunità prima o dopo la Messa, e si preghi per loro durante la preghiera dei fedeli. Se invece il sacramento è celebrato lontano dagli orari delle Messe, il Parroco non manchi di trovare le modalità giuste per non perdere la dimensione ecclesiale del sacramento, magari affidando l’animazione a turno ad un gruppo parrocchiale che possa rappresentare la comunità e creare un’atmosfera di accoglienza e di festa. Dove è possibile, si valorizzi il battistero, adornato e ben illuminato, specialmente nel tempo pasquale.

8. La celebrazione avvenga in parrocchia. Il nostro obiettivo pastorale è che tutti i bambini, salvo eccezioni per giusta causa, siano battezzati nelle parrocchie di residenza o di elezione, come prescrive la legge della Chiesa. Molte volte avviene diversamente. Per invertire questa tendenza, l’unica strategia vincente è l’accoglienza amorevole e la cordiale opera di convin-cimento sulla bontà delle motivazioni delle norme della Chiesa. Spesso, però, i genitori si presentano la prima volta in parrocchia avendo già la richiesta del nulla-osta. La possibilità di entrare in contatto con la famiglia prima della nascita del bambino darebbe al Parroco il tempo necessario per iniziare un rapporto di amicizia in grado di far percepire la parrocchia come la loro casa. Al riguardo di impegnino tutti: il Parroco non sia facile nel concedere permessi, ma soprattutto i sacerdoti - Parroci di altre parrocchie, Rettori o responsabili di basiliche o altre chiese e cappelle – a cui i genitori si rivolgono. A questi ultimi chiedo di sostenere le buone motivazioni a favore della celebrazione nella parrocchia di appartenenza.

10. Le tappe della pastorale post-battesimale. La nostra proposta pastorale distingue tre

Nel primo periodo – come ho già detto - i destinatari unici sono i genitori e le proposte possono essere varie e da modulare secondo le esigenze, i contesti e le tradizioni parrocchiali. Nelle parrocchie in cui funzionano bene gli incontri per giovani coppie, l’itinerario post-battesimale è come un prolungamento del cammino di preparazione al matrimonio ed è molto facilitato. Già in questo primo periodo si possono suggerire due forme concrete.

La prima consiste nell’invitare in parrocchia le famiglie a periodici incontri (ogni due-tre mesi o come è possibile), in orari a loro comodi, per un dialogo coinvolgente e formativo su tematiche di vita cristiana a partire dai loro interessi di vita, illustrate con la Parola di Dio e la dottrina della Chiesa per arricchire il loro vissuto. Una specie di laboratori in cui mettere a confronto la vita di coppia e le piccole esperienze di iniziazione dei loro bambini alla scoperta del Signore e alla preghiera. E’ anche importante festeggiare gli anniversari dei battesimi, invitare le famiglie alle feste parrocchiali e ad altri momenti di vita ecclesiale. E’ una forma già praticata.

La seconda forma, di maggiore impegno ma anche più promettente, prevede grosso modo lo stesso itinerario ma in piccoli gruppi familiari (7-8 famiglie al massimo), che periodicamente (una volta al mese o quando i partecipanti lo desiderano) si riuniscono nelle case, ora dell’una ora dell’altra famiglia. Poiché il contesto è più personalizzante e i rapporti più diretti, si può offrire un vero itinerario formativo che metta insieme Parola di Dio, dottrina, preghiera e vissuto familiare. Decisivi, naturalmente, sono i catechisti che guidano il gruppo. L’esperienza fatta dice che questa formula ha favorito il rapporto interpersonale, l’amicizia e l’aiuto reciproco tra le famiglie, senza allontanarle dalla parrocchia. Col tempo si sono formate delle piccole e belle comunità familiari. A Roma, dove l’anonimato isola la gente, questa esperienza potrebbe essere una benedizione.

b) Il secondo periodo (dai 3 ai 6 anni) continua con l’itinerario formativo e di sostegno ai genitori ed iniziano ad interagire altri soggetti, come la scuola dell’infanzia, l’oratorio, ecc. In questa fase sono decisive le alleanze educative a servizio dei piccoli. Le esperienze sono varie e interessanti: da forme di catechesi per bambini secondo vari metodi al coinvolgimento degli stessi nelle celebrazioni domenicali, in una sala della parrocchia, mentre i genitori partecipano alla Messa. Sussidi utili sono i Catechismi della CEI e quello predisposto dal Vicariato.
c) Il terzo periodo (6-7 anni) intensifica la collaborazione tra famiglia, parrocchia e scuola. Nel rispetto dei ritmi educativi, delle capacità e delle differenze di ciascun bambino, insieme agli itinerari di fede per i genitori, cresce il sostegno alla formazione dei figli, utilizzando i sussidi diocesani e altri. La sfida che ci sta davanti è trovare le forme di collaborazione tra la parrocchia e la scuola. Mi rendo conto che è possibile sostenere qualche interazione solo se il Parroco può disporre di collaboratori capaci e particolarmente interessati, scelti magari tra gli stessi genitori dei bambini.        11. Scuola per genitori.
Il confronto nelle Prefetture ha segnalato un grande interesse alla proposta.
Quando si parla dell’educazione dei figli e delle problematiche collegate, i genitori sono sempre disposti a trovare il tempo per essere presenti. Qualche esperienza al riguardo ha dato esiti molto positivi: la domenica mattina dopo la Messa delle famiglie, dalle 11.00 alle 12.30, mentre i bambini erano intrattenuti in oratorio. Il Vicariato curerà uno studio di fattibilità”. (Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale, 2012-1013)

 

NELLA NOSTRA PARROCCHIA DI SANT’ALESSANDRO

INCONTRI CON I GENITORI
L’Equipe per i Battesimi accompagnerà i Genitori che richiedono il Battesimo per i propri figli, in tre Incontri di Catechesi.
PRIMO INCONTRO
DIO CI AMA PER PRIMO E CI CHIAMA PER NOME.
SECONDO INCONTRO DIO CI PARLA IN GESU’ E CI LIBERA DAL MALE.
TERZO INCONTRO UNA SOLA FEDE UN SOLO BATTESIMO.
IL RITO DEL BATTESIMO

La celebrazione del Battesimo avverrà il Sabato alle 11.00, alle ore 16.00, alle ore  18.00 nella Santa Messa.
La Domenica alle ore 16.00.
Questi orari andranno in vigore dall'Ottobre 2014 a tutto Maggio 2015.
Dal 1° Giugno al 30 Settembre i Battesimi avranno un Calendario, circa la Celebrazione che terrà conto del Calendario della Celebrazione dei Matrimoni per l’Anno pastorale 2014-2015.

Nota del Consiglio episcopale della Diocesi di Roma, dell’1 luglio 1997 (CLICCA QUI)

 

SUSSIDIO PASTORALE DIOCESI DI ROMA (CLICCA QUI) 

«Andate e fate discepoli,
battezzando e insegnando».
Riscopriamo la bellezza del Battesimo
 

Sussidio di pastorale battesimale: il cammino per le famiglie con bambini da 0 a 3 anni(bozza ad experimentum)  

SCHEDE DIOCESI DI ROMA PER I GENITORI

1 SCHEDA (CLICCA QUI)

2 SCHEDA (CLICCA QUI)

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4 SCHEDA  (CLICCA QUI)

5 SCHEDA  (CLICCA QUI)

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8 SCHEDA  (CLICCA QUI)

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